In On the road, Jack Kerouac viaggia da una costa all’altra dell’America, sperimentando euforie e nevralgiche tristezze. Spingendosi dentro quelle sensazioni, restituite fedelmente da Robert Frank negli scatti in bianco e nero che inseguono la notte chiara e i suoi viaggiatori in movimento sulla Route 66, si possono assorbire le illusioni dei luoghi e il fascino dei silenzi provocatori di spazi antichi.
In verità non occorre spingersi così lontano per avvicinarsi a queste emozioni: possiamo ritrovarci e perderci ovunque, e l’Italia è sicuramente un ottimo punto di partenza. Le suggestioni non mancano, i luoghi remoti, spesso dimenticati, sono culle marginali di scorci inusuali e affascinanti. Nel progetto “Un-traditional delivery”, Amazon ha raccontato alcuni di questi posti, tanto belli quanto ir-raggiungibili, e li ha presentati in un video-format ad hoc. In ogni puntata, un diverso driver accompagna lo spettatore durante le sue consegne quotidiane in luoghi remoti dell’Italia serviti dai servizi di Amazon.
Partiamo dai vicoletti di Civita di Bagnoregio:
Denominata “la città che muore” per il tipo di roccia argillosa su cui sorge, soggetta a continua erosione, è accessibile solo per mezzo di un ponte pedonale di 1000 metri, costruito nel 1965. In questa frazione in provincia di Viterbo, al confine con Umbria e Toscana a due passi dal lago di Bolsena, abitano solo 7 residenti ma gravitano costantemente anche numerosi turisti, attratti dalle particolarità del luogo e dalla nostalgia di alcuni film. Qui sono infatti passati diversi registi, da Totò e Sordi fino al maestro d’animazione giapponese Hayao Miyazaki, che a Civita s’è ispirato per ideare il suo terzo cortometraggio d'animazione, "Laputa - Castello nel cielo".
Amazon ha poi scelto di addentrarsi fin sul nido d’aquila ove sorge Chamois, a 1.800 metri di altitudine tra le montagne della Valle d’Aosta. Le consegne avvengono grazie all’ausilio di una funivia, che permette ai corrieri di raggiungere la città, annoverata tra le “Perle delle Alpi”. In questo luogo senza tempo non circolano automobili e tutto sembra fermarsi, in una sospensione rarefatta, che ricorda molto quella che si avverte anche a Murano, uno dei centri più popolosi della Laguna Veneta, celebre per la lavorazione del vetro. Anche qui i corrieri riescono a farsi strada, effettuando le consegne muovendosi entro il fitto labirinto di vie disteso sopra l’acqua, tra le barche che fungono da taxi, ambulanze e mezzi pubblici.
Articolo a cura di Isabella Garanzini, Group Head of Storytelling presso The Story Group
Foto:
1) Fonte: https://lasottilelineadombra.com/2015/04/10/1955-gli-stati-uniti-in-bilico-tra-due-mondi-catturati-nelle-fotografie-di-robert-frank/